Ventisei (gli anni dallo scioglimento) e 28 (gli anni dal debut
"Nest Of Affliction") , sono questi i "numeri buoni" (??) che si giocano gli spagnoli
Unbounded Terror, scommettendo tutto sul loro ritorno e sulle (presunte) richieste dei fans di rivederli insieme … Ne sarà valsa la pena ? Stappiamo quello buono? No, non direi proprio e non me ne vogliano i nostri amici spagnoli, sulla quale attitudine non si discute né tantomeno sul loro amore viscerale per il death metal classico, ma
"Faith In Chaos" arriva su un mercato affamato e tritatutto che non lascia spazio e tempo per i bei tempi che furono, che non si prende la briga di analizzare le "ragioni" di un album, semplicemente lo ascolta, ingoia e ben che vada finisce nel dimenticatoio … Purtroppo la mezzoretta abbondante dell'album è un piacevole passatempo/revival, che, almeno personalmente, finiti i compiti promozionali, difficilmente si ripeterà… Perché? Beh perché il sound è troppo datato, e non sarebbe neanche un problema per un dinosauro nostalgico come il sottoscritto, il problema però è che questo death metal, a parte far affiorare ricordi di gioventù, non può molto altro messo a confronto con le macchine da guerra dei giorni nostri. Come detto, sull'attitudine e onestà della band non si discute, sulla musica invece meglio chiuderla con una sufficienza di circostanza che sa tanto di 6 politico di liceale memoria. Ognuno per la sua strada.
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