....E rieccoci con le band dal nome strano, sembrano una mia fissa ultimamente! Questi giovani norvegesi si chiamano
SWMM, ovvero "
Sometimes we Make Music"! Il perché? Beh, abitano in Norvegia, a 400 km l'uno dall'altro, e quindi ogni tanto gli riesce di vedersi o organizzarsi e portare avanti questo progetto, esistente già da 7 anni ma solo oggi arrivato al debutto sulla lunga distanza.
Innanzitutto, non fatevi fregare dall'etichetta:
symphonic è quel che dichiarano, ma "
Trail of the Fallen" è un calderone di power, black, spruzzate di doom, anche se il tutto fa molto
Turisas,
Wintersun,
Ensiferum, senza ovviamente averne lo spessore.
A dire il vero, c'è giusto una manciata di momenti da salvare in questo platter, che di certo non brilla per momento ispirativo, o perizia esecutiva dei nostri giovani eroi: salvo la cattiveria di "
Hymn of the Lost Lord", le intenzioni quasi dimmuborgiriane di "
Two Kings", ma molti momenti sono mosci, pur volendo suonare violenti o particolarmente convincenti. E' un lavoro di fino, gli anni e l'esperienza daranno di certo ai SWMM l'opportunità di brillare in maniera convincente, cosa che per adesso, ahinoi, non riescono a fare.
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