Cosa aspettarsi da un album composto da ex membri di bands del calibro di:
Despair
Angel Dust
Voodoo Cult
Kreator
Sodom
?
Poteva uscirne un lavoro scarso, blando? Forse
Poteva uscirne un lavoro "copia e incolla" dalle precedenti bands di appartenenza? Forse
Beh, per fortuna già dal primo pezzo "
Godgiven" e soprattutto dalla titletrack in cui abbiamo come ospite l'immenso Bobby “Blitz” Ellsworth, ogni dubbio è spazzato via come un tornado.
In "
Rest In Violence" abbiamo solo tanto, ottimo, killer Thrash Metal, una capacità immensa di scrivere riff assassini, parti heavy e veloci di batteria che si muovono su basi groove massacranti, vocals aggressive e solos lancinanti.
Certo, le influenze sono rimaste - e per fortuna dico io - ma il gruppo riesce a adattarle in modo intelligente alla propria proposta musicale, tirando fuori pezzi nei quali il Thrash si mischia ora alla melodia ( "
Godgiven" ) ora al Death Metal ( "
Suit Murderer "), oppure rimane nei suoi canoni classici attingendo dai vari Overkill come nella velocissima titletrack, Testament ( "
Je Suis Charlie") o Slayer in "
The Rattle &The Snake" con l'intervento di una inaspettata armonica.
"
No Cure For Life " è lenta e potente nel suo incedere, "
Where Silence Reverberates" mi ha ricordato i Kreator mentre "
Galaxy M 87" gioca sull'alternarsi di rallentamenti con accelerazioni, ottima la fulminea "
Arrival" mentre una gradita sorpresa è stata "
The Outer Rim" ballad semplice e malinconica che diventa veloce nel finale con un crescendo in stile Megadeth.
Niente da eccepire, il debut dei
Bonded apre alla grande questo 2020.
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