Che dire...concordo in pieno! L'opera in due atti è sicuramente l'apice artistico di De Feis che, come dice Diego nella recensione, non verrà più eguagliata successivamente. Sono d'accordo anche sull'inutilità di sterili e inutili paragoni con i lavori passati. Qui parliamo un'altra lingua; si tratta dello "sfogo" definitivo della rappresentazione culturale (letteraria, teatrale o musicale) di De Feis. Anche se i due lavori vanno intesi come un unicum devo dire che i miei ascolti si concentrano spesso e volentieri sul primo atto a cui sono più affezionato. Bellissimo, comunque, anche il secondo.