"Wanderers: Astrology Of The Nine", split tra due delle più interessanti realtà del cosiddetto space black metal, è un lavoro monumentale.
Ispirandosi a "I pianeti, op. 32", suite per grande orchestra in sette movimenti, scritta dal compositore inglese Gustav Holst fra il 1914 e il 1916, in quasi due ore di musica
Spectral Lore e
Mare Cognitum riprendono quanto iniziato sette anni fa con "Sol", altro split sempre edito dalla
I, Voidhanger Records, lanciandosi in un lungo viaggio nel nostro sistema solare raccontandone misteri e magnificenze per mezzo di un approccio sonoro violento, epico, evocativo, ricco di melodie suggestive e difficili da dimenticare che permeano un album mastodontico in grado di restituirci la grandiosità del black metal e del suo spirito elitario.
Sia
Ayloss, mente degli
Spectral Lore, che
Jacob Buczarski, titolare dei
Mare Cognitum, riescono a catturare, nelle loro composizioni, quella sorta di timore reverenziale che il genere umano prova, da sempre, nei confronti della aspra e sconfinata bellezza del nostro sistema solare, traendo ispirazione da ogni singolo pianeta che, come le antiche Muse, guidano la mano dei due musicisti aiutandoli a scrivere autentiche perle di musica estrema senza confini, violentissima quando è il lato primordiale ad essere predominante, quasi eterea quando gli intrecci melodici ti fanno scorrere brividi di piacere lungo la schiena, inquietante se è il vuoto spaziale a rendersi "vivo", ma sempre elegante e dalla forza evocativa che non teme confronti.
"Wanderers: Astrology Of The Nine" è un album pensato per sognare e dentro il quale perdersi completamente.
Guardare il cielo, immaginarsi in viaggio tra i "nostri" pianeti e perdere i propri limiti spazio/temporali sarà l'effetto più immediato del suo ascolto, mentre, man mano che procederemo con le canzoni (difficile scegliere la migliore), sarà l'emozione, intensa e brutale, ad emergere incontrollata ricordandoci che la musica, quella vera, è e resta arte di fronte alla quale occorre inchinarsi e, appunto, emozionarsi, proprio come dobbiamo fare di fronte a due artisti straordinari che hanno dedicato il loro talento alla creazione della purezza ed alla contemplazione della bellezza.
Davvero un album straordinario da amare incondizionatamente.
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