Dopo tre anni dall'uscita del disco, i veterani dello stoner/doom
Black Capricorn ristampano oggi per Sad Sun Music il loro quarto album in studio intitolato
"Omega" e lo rendono per la prima volta disponibile in cd in una tiratura limitata a 333 copie. Per l'occasione in terzetto sardo ha anche deciso di fare un restyling al disco presentandolo con una copertina nuova di zecca e di aggiungere tre bonus tracks originariamente non presenti nella tracklist di questo lavoro, in modo da rendere più appetibile questa uscita. Non che in realtà ce ne fosse gran bisogno, dal momento che tralasciando tutti fattori estetici e/o di marketing ci troviamo tra le mani un disco assolutamente valido che merita di essere acquistato proprio per la qualità intrinseca della musica che contiene: i Black Capricorn infatti ci propongono un doom metal dai tratti heavy e psichedelici ben sorretto da riff lenti e sulfurei che si ripetono quasi come un mantra durante l'esecuzione dei brani che arrivano a sfiorare in alcuni casi anche i 18 minuti di durata ma senza mai sfiancare o annoiare l'ascoltatore. "Flower Of Revelation", "Black Capricorn Seal", "Quest For Agartha" sono il sottofondo ideale per un lisergico viaggio dove è facile venire estranianti dai riff vorticosi, quasi mesmerizzanti ed ipnotici, al sapore di zolfo che si susseguono bei brani e a cui la voce di Fabrizio si adatta alla perfezione, variando da registri più epici e puliti ad altri maggiormente acidi. Il risultato è un mix azzeccato che vede fondersi insieme influenze come Electric Wizard e Goatsnake unite ad un tocco di doom metal classico ed epicheggiante che rendono l'ascolto di "Omega" decisamente piacevolo, nonostante i Black Capricorn si muovano lungo sentieri già ampiamente battuti da altri.
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