Quando si iniziano a intravedere gli
Orphan Devil uscire dalle nebbie che circondano la minacciosa figura presente sulla copertina di questo 7", lo sguardo e soprattutto l'ascolto fanno un bel salto indietro nel tempo, sino a quando l'Heavy Metal muoveva i sui primi passi all'insegna della N.W.O.B.H.M.
Senza scomodare i "soliti" Iron Maiden e Angel Witch, per arrischiarsi ad inquadrare questa giovane formazione (nata nel 2016) finlandese, si possono citare Tokyo Blade o Elixir, come pure a diverse uscite della Ebony Records (tra Blade Runner, Savage, Samurai) e della Neat Records (un po' di Lone Wolf o Jaguar). Questo anche a livello di sound, visto il riuscito taglio vintage che gli
Orphan Devil riescono a ricreare, con quel feeling dei bei tempi andati, anche se nell'occasione meglio supportato dagli attuali mezzi tecnici.
Detto questo, dopo tutta 'sta sfilza di Metal band provenienti dalla terra d’Albione, scopro che gli
Orphan Devil devono il proprio nome a un oscuro brano inciso nel 1982 dagli svedesi (a me sinora sconosciuti) Shakespeare e che dichiarano di rifarsi proprio alla scena Metal svedese. E allora ne approfitto per ricordare pure gli Heavy Load, che affiorano soprattutto nelle linee vocali (più che buona la prova del cantante
Perttu) del brano presente sulla B-side: "
Drifting Away".
Complimenti alla
Gates Of Hell Records per aver scovato e riproposto questo EP (era uscito come singolo autoprodotto e in digitale già a metà dell'anno scorso) di quella che sembra essere una band più che promettente.
Ora servono conferme con qualcosa di più corposo ed impegnativo.
Metal.it
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