Sigla!
Ecco, certe volte non c'è niente di meglio della musica stessa, per darvi un'idea che spesso le parole non riescono a sintetizzare.
I
Ghost Toast sono ungheresi, sono qui al loro quarto album in studio, e ci propongono una stranissima miscela di progressive rock/metal, contaminatissimo e totalmente strumentale, eccezion fatta per qualche inserto parlato o qualche voce lirica femminile qui e là. La cosa che più di ogni altra mi ha colpito di questo "
Shape without Form" è la quasi assoluta assenza di assoli, in un prodotto dove te ne aspetteresti il doppio di un album normale... E invece no, il combo, per sua stessa ammissione, lavora assemblando i brani con idee, suggestioni, ispirazioni che si fondono, si rincorrono, si autoalimentano.
Molto interessante e sicuramente non facilmente fruibile, qualcuno la chiamerebbe musica "intelligente", ma il solo tag mi infastidisce... Immaginate dei
Tool meno noiosi, un filo più concreti, con aperture più spaziali ed elettroniche, mood decisamente più drammatici ed una 'struttura narrativa' affidata sempre a tutti e quattro i musicisti, mai soltanto
guitar oriented.
Un album interessante e affascinante, per quanto non facile da gustare. Bello, mi piacciono 'ste cose.
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