Ascoltando la title-track di questo album ho avuto la netta sensazione di sentire i Black Sabbath dei primi '70, mischiati con le melodie vocali delle Orme ed immersi in un'atmosfera psych-rock nervosa e lisergica. Siccome questi sono tutti elementi musicali che apprezzo tantissimo, sono stato subito favorevolmente impressionato. Gran bel pezzo.
I
Lord Woland sono del viterbese, zona Lago di Bolsena, al primo full-lenght dopo l'Ep d'esordio "Below" del 2016. Hard rock/blues psichedelico e raffinato, cantato in italiano e di buona prospettiva futura. La torbida "
Coscienza" parte come uno slow ombroso e poi si trasforma in un torrenziale chitarrismo alla Earthless, con la sei corde di
Nicola Girella a tracciare traettorie cosmiche. "
La nebbia" possiede le tonalità rarefatte e liquide del prog settantiano di un capolavoro come "
Uomo di pezza", con un'intesità melodica quasi magica ed onirica. Altro brano assolutamente vincente e convincente. Qualità ed ispirazione a livelli elevati.
"
Pozzo d'argilla" ha delle vibrazioni più stoner, ma nella seconda parte si apre a tonalità space rinforzate da effetti di tastiera per poi lanciare l'assolo di chitarra e riprendere il riff iniziale. "
Salvataggio" è il brano più classic-rock, inteso nell'influenza fine '60 primi '70, maggiormente groovy ed orecchiabile ma forse meno incisivo rispetto ad altri episodi, mentre con "
Prospettiva" torniamo a quel connubio psyco-prog antico che sembra l'indirizzo primario del quartetto italiano.
Un disco interessante, breve ma dotato di una certa freschezza d'idee pur evocando stili del passato. Il gruppo laziale ha già trovato una quadratura, una identità propria, gettando le basi per un ulteriore crescita.
Consigliato ai fans di King Gizzard & The Lizard Wizard, Caustic Casanova, Mars Red Sky, Arteaga e affini.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?