Di questi
Muscipula non conosciamo praticamente nulla, se non che è un terzetto proveniente dal Tennessee con la “passione” per le piante carnivore. Il monicker, la grafica della cover nonché i titoli delle canzoni contenute nel presente “
Little chasm of horror” riportano in qualche modo alla dionea (o dionea muscipula) la nota pianta che si nutre di piccoli insetti che hanno la sventura di rimanerne intrappolati.
Inoltre il titolo del demo riporta alla mente il noto film “La piccola bottega degli orrori” remake del 1986 dell’omonimo lavoro del 1960 che parlava – indovinate? - di una pianta carnivora gigante.
Detto questo la musica dei
Muscipula è un interessantissimo mix fra death, doom e sludge, le cui influenze spaziano dal doom finlandese dei primi anni 90 ai
Cianide fino a giungere agli immensi
Eyehategod (in special modo le linee di basso della seconda traccia
“Sphagnum Bog of the Depraved Droseracea”).
La prima cosa che colpisce è il sound fangoso e cupo dei tre pezzi qui contenuti, un suono decisamente malsano e inquietante che accompagna l’ascoltatore nel loro personale piccolo antro degli orrori. utilizzando un songwriting lineare e senza alcun fronzolo in cui le ritmiche lente e tormentate la fanno da padrone.
In poco più di undici minuti di musica i
Muscipula convincono in pieno, per l’atmosfera ricreata, per la sicurezza nei propri mezzi e per la scelta dei suoni, riuscendo a farsi notare fra le tante band che affollano la proposta musicale odierna.
Promossi!
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