"2-4-1" corrisponde a “two-four-one“ ma sottintende a "two-for-one" e, infatti, sotto questo titolo sono stati raccolti due album dei CJSS: "World Gone Mad" e "Praise the Loud", entrambi usciti nel 1986, una compilation che era già stata proposta nel 1999 dalla Leviathan Records, operazione oggi replicata dalla Lion Music.
I CJJS sono uno dei tanti progetti (tra gli altri i Chastain ed i Zanister…) messi in piede dal chitarrista David T. Chastain e ad essere onesti non comprendo pienamente il perché di tanta attenzione, che preferirei veder riposta verso la discografia dei Chastain, nettamente superiore.
"World Gone Mad" e "Praise the Loud" (leggermente più heavy del disco che lo precede) vedono i CJJS proporsi in un Hard & Heavy Metal senza troppe pretese e fantasia, dove anche l'estro del chitarrista è spesso tenuto a freno e non sempre riesce a districarsi, anche se poi quando ci riesce ("Run to Another Day", le fughe neoclassiche delle veloci "Living in Exile" e "Land of the Free" o quelle più affilate di "Out of Control" e "Praise the Lord") la sua classe appare evidente.
Non sono in ogni caso da sottovalutare le prove dei tre musicisti che lo accompagnano, specialmente quella della coppia Mike Skimmerhorn/Les Sharp, mentre il cantante Russel Jenkins, seppur bravo, non riesce ad emergere per personalità, sopratutto nei nove brani che andavano a comporre "World Gone Mad", lavoro che include le canzoni migliori del lotto, la rockeggiante ed anthemica "Danger" e la conclusiva "The Bergain", composizione articolata, dai tratteggi epici e grintosi.
Scorrendo la nutrita scaletta (18 canzoni) troviamo anche una discreta cover di "Communication Breakdown", che era inclusa sull'album d'esordio dei CJJS.
Due lavori già non trascendentali all'epoca e che invecchiando non sono di certo migliorati.
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