Con questo EP
"Undimensioned Identities", i deathster americani
Phobophilic si affacciano per la prima volta sulla scenna metal forti dell'appoggio della
Blood Harvest, etichetta che certo non ha bisogno di presentazioni in ambito estremo: il biglietto da visita di questo combo a stelle e strisce di compone di quattro brani di onesto death metal senza troppi fronzoli e dal piglio old school figlio della scuola americana, con qualche rimando a
Morbid Angel ed
Immolation. Il gruppo picchia duro ma emerge sin da subito come ai riff di matrice quasi thrash ed al blast beat i Phobophilic preferiscano riff cadenzati e oscuri da cui emerge la passione per Dolan & co. e tempi che invitano all'headbaning. La mescolanza tra parti tirate e ad altre più scapocciose funziona bene e senza forzature, grazie anche al buon lavoro svolto dalle chitarre che sparano in sequenza riff dal buon tiro su cui il growl di Aaron Dudgeon fa la sua porca figura, così come il comparto solista che si segnala per assoli minimali ma funzionali ai brani, senza mai sfociare nella cacofonia. "That Which Swallows The Sun" e la conclusiva "Synaptic Vessel" si segnalano quindi come gli episodi meglio riusciti di "Undimensioned Identities", che si rivela essere un onesto lavoro pur non reinventando la ruota. Se amate il death metal oscuro e catacombale i Phobophilic sapranno farvi trascorrere 18 piacevoli minuti.
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