Ed Eccolo qui, dopo 6 anni di lunga attesa è arrivato fresco di pacca sulla mia scrivania il nuovo disco dei maestri del Prog Rock,
Pendragon. Devo ascoltarlo come si deve, quindi carico la mia Mastro de Paja con una buona English Misture, accendo il camino e metto su CD e cuffie. Cosa sarà cambiato in un lustro più un anno? Bè intanto ovviamente c’è un nuovo batterista (sai che novità) il filippino
Jan-Vincent Velazco…. E poi la copertina! Un artwork stupendo, splendidamente dipinto a mano da
Liz Saddington, un’artista della Cornovaglia. Quindi svolta decisa, abbandonati i toni scuri ed oscuri degli ultimi 4 album per una sorta di ritorno alle origini, anche se questo disco si piazza esattamente a metà tra il vecchio ed il nuovo. La musica infatti è totalmente aderente all’immagine del disco, la opener è fresca, divertente e retrò con un jingle di hammond che sembra lo spot pubblicitario del disco stesso.
Barrett rimane sempre l’anima del gruppo con le sue chitarre romantiche sognatrici e delicate.
Clive Nolan in questo disco mi è sembrato più imponente (e ci mancherebbe visto i suoi 100 e passa kili) e deciso rispetto al passato, ma sta bene così vista la qualità eccelsa del suddetto, quindi presenza importante delle tastiere in tutto il percorso musicale nei circa 65 minuti di durata del disco. Per il resto c’è davvero tanta musica, tanta buona musica. C’è meno distorsione e più acustica, e c’è anche spazio per Mandolini e Violini come nella folkloristica "
360 Degrees", o meravigliose partiture d’archi scritte per la struggente "
Starfish And The Moon" o ancora inserimenti di Sax in stile Noir come in "
Whirlwind". Il brano che spacca è sicuramente "
Water", canzone che parte piano con arpeggio di chitarra basso e voce alla quale progressivamente si inseriscono tutti gli altri strumenti in un crescendo di intensità e pathos, autentica cartina tornasole dello stile dei
Pendragon. Che altro aggiungere? Niente, bisogna solo ascoltare l’ennesimo capolavoro di
Barrett e soci, riconoscere la loro classe la loro raffinatezza e farsi trasportare da questo viaggio onirico in cui l’amore sopra ogni paura è l’unico mezzo per avere un orizzonte di speranza. E forse mai come oggi, per quello che stiamo vivendo, abbiamo necessità di un messaggio positivo e ovviamente di tanta meravigliosa musica.
“See truth and lies
Believing all they read
Pinched me so hard
To wake at last”
A cura di Edoardo "Amen" Turati
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