A distanza di tre anni dal controverso
Into the Great Unknown, album che aveva segnato un parziale cambio di rotta dal loro classico sound, ritornano gli svedesi
H.E.A.T, con il nuovo disco, il primo prodotto interamente dalla band (da
Jona Tee e
Dave Dalone).
Già prima della release ufficiale, le dichiarazioni della band hanno voluto chiarire che con il nuovo disco ci sarebbe stato un un ritorno al suono originale della band con il titolo scelto per il nuovo album,
II, a rappresentare come suonerebbero gli H.E.A.T se questo fosse il loro debut album.
Già dalla prime note della opener
Rock Your Body appare chiaro l'inversione di tendenza rispetto al disco precedente (troppo pop nel 50% dei suoi pezzi). Ci troviamo subito di fronte ad un adrenalinico hard rock sulla scia dei classici degli anni '80, con un gusto moderno e raffinato in cui
Erik Grönwall, cantante e frontman sopraffino si trova decisamente a suo agio fornendo una prestazione sopra le righe.
Si prosegue aumentando i ritmi, con
Dangerous Ground, uno dei quattro singoli estratti , pezzo hard'n'heavy che riprende da vicino le sonorità di
Danger Road, tratto da
Freedom Rock.
In tutti e 45 i minuti del disco gli H.E.A.T dimostrano la loro immensa classe con inni hard rock dominati da riff di chitarra e ritornelli da cantare a squarciagola, come per le meravigliose
Adrenaline,
Victory Come Clean e
One By One, pezzi classicamente
H.E.A.T, ma sempre freschi e di altissima qualità.
La delicata ballad
Nothing To Say, piena di rabbia e malinconia, spezza un po' il ritmo mantenendo però alto il livello. Ritmi che si alzano di nuovo grazie alla carica presente nei pezzi finali del disco,
Under the Gun e la favolosa
Rise, uno dei pezzi migliori del lotto, che chiude il disco nel migliore dei modi.
Gli
H.E.A.T del 2020 sono una band pregna di potenza, energia, classe e melodia,una furia hard rock impossibile da arrestare che pone la band svedese ai massimi livelli del genere.
Feel the H.E.A.T!
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