Band multietnica (e musicalmente moooolto preparata!) costruita intorno al chitarrista/mastermind
Filippos Gougoumis, i
The Oneira cambiano un pò formazione, aggiungono un buon vocalist come
Manuel Ruscigno (che fa molto Neal Morse, un pelo più pulito sugli acuti) e tirano fuori codesto terzo album, "
Injection", che ho da subito trovato molto piacevole.
Siamo in un territorio a cavallo tra i Porcupine Tree ma un pò più hard, i Transatlantic ma un pò più corti, i Flower Kings ma un pò meno autoreferenziali e noiosetti. Il disco suona molto bene, soprattutto in cuffia dove si possono ben cogliere le piccole sfumature di mixing, e i brani sono variegati, mai troppo lunghi e piacevoli. C'è un pò di tutto, ma all'interno di ogni singolo brano: riff potenti in apertura, momenti morbidi in mezzo, imprevedibili sterzate prog e una tonnellata di melodia, affidata alle voci, gestite davvero molto bene.
Vi lascio un paio di brani in ascolto sul player youtube, e mi sento di consigliarvi questo album, che suona bene e si lascia godere dagli estimatori del genere e non solo, per la sua alta fruibilità. Nice.
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