La sorpresa.
Non avevo mai sentito parlare dei
Lord of Light, ed infatti, scovando tra la (poca) roba online, ho scoperto che il gruppo svedese è di nuova formazione, e che ruota intorno a
Nicklas Kirkevall, cantante, chitarrista, tastierista, scrittore. Sin dal titolo (e dal monicker) mi ero insospettito sulle possibili implicazioni religiose del qui presente combo, ed infatti parole e musica mi hanno confermato una devozione profonda, ma la notizia non è di certo questa. La notizia, cari lettori di Metal.it, è che "
Morningstar" è un disco della madonna (
battutona).
Dentro questo lavoro, che ha richiesto anni per essere limato, perfezionato, definito, c'è una tale quantità di sentimenti, sensazioni, e una tale potenza emotiva che, anche per un ateo inguaribile come me, si fa fatica a restarne a distanza. Musicalmente poi, la proposta è splendida, con brani sì prog-metal ma ammantati di oscurità, con piccoli momenti a cappella, o suggestioni musicali eteree, che ti fanno riprendere fiato prima di ributtarti dentro il pezzo. E i brani si alternano, tra quelli mediamente lunghi (5, 7, 9 minuti) e questi brevi intermezzi da brivido.
I musicisti coinvolti sono ottimi, le soluzioni in fase di arrangiamento semplicemente sorprendenti; devo ammettere che la produzione, per quanto molto pulita, è un filo troppo scolastica, ma qui siamo di fronte a un debut album... Lasciatevi trascinare in un vortice di emozioni con "
Ballad of the Righteous", esplorate le oscurità delle vostre anime con "
Morningstar", sentite la potenza di questa band con "
Candlelight"... ogni brano ne contiene altri 10 al suo interno, incastrati indissolubilmente come una matrioska di musica ed emozioni.
Non me l'aspettavo, ammetto di avere quasi snobbato il cd quando è arrivato, ma sono qui a cospargermi il capo. "
Morningstar" è un disco diverso, conturbante, intelligente. Vi conquisterà, ci scommetto. Se lo merita.
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