Cari amici della Gloria, eccovi il debutto degli americani
Kronos Resistor, una sorta di Meshuggah vs Devin Townsend vs Periphery vs Dillinger Escape Plan vs Between the Buried and me, e non continuo se no vi tedio oltre il tediabile.
Math e prog metal, screams e growls e clean vocals, il tutto su strutture intricate ma sempre mooolto interessanti e mai banali, suonate molto bene da una band con tutti i mezzi tecnici e creativi, e con una produzione più che buona.
Le canzoni, come potete constatare ruotando la testa di circa 30° alla vostra sinistra, hanno spesso dei titoli magniloquenti, ma la cosa migliore di esse è che sanno saggiamente alternarsi, mazzate di 5-6 minuti e momenti "di respiro", pur mantenendo tutte una 'cervelloticità' di fondo che è proprio il marchi di fabbrica della band. Epitome di tutto ciò potrebbe essere il brano "
Exponential Growth", che in 6 minuti e mezzo vi riassume tutto quello che vi ho appena detto. Ma ognuna delle composizioni ha in sé il seme della poliedricità, che è caratteristica peculiare dei KR.
Ascolto raccomandato alle orecchie più smaliziate, ma i giovinotti qui presenti hanno del talento, e delle carte da giocarsi. Vedremo cosa ci riserveranno nel futuro, per adesso abbiamo un debut album assolutamente potente, contorto e godibile, dall'inizio alla fine. Bravi!
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