I
Walk Through Fire vengono fa Goteborg e per l’occasione di questo “
Vår Avgrund”, che dovrebbe essere il loro quarto full-lenght, decidono di esprimersi in madrelingua.
Il titolo in svedese dovrebbe significare “il nostro abisso” ed è probabilmente una vera e propria dichiarazione di intenti della band, visto che si cimentano in uno sludge doom lento e dissonante che vorrebbe suonare sfibrante, ed in parte lo è, ma non nel senso che vorrebbero loro e, soprattutto, non nel senso positivo del termine, e vado a spiegarmi.
7 tracce, per 75 minuti, di cui la prima “
Avgrund” semplice introduzione di un paio di minuti. Il resto è un lungo e palloso susseguirsi dello stesso riff e degli stessi accordi, ripetuti, scarnificati, talvolta un po’ più lenti, sui quali il singer grattugia le proprie corde vocali.
Unica variazione sul tema il finale di “
Vägar Mot Slutet”, nel quale fa la sua comparsa un sassofono, che ricrea una buona atmosfera noir.
Il disco è tutto qui, con canzoni che si somigliano tutte un po’ troppo, che non scavano mai veramente nell’abisso delle sensazioni dell’animo umano, puntando sullo sfinimento fisico dell’ascoltatore che arriva (oh se arriva!), ma semplicemente perché si annoia e decide di premere il tasto stop del lettore.
Non mi esprimo sull’aspetto tecnico del platter perché non è quello che conta quando la sostanza è così insufficiente e così inutilmente dilatata.
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