Per essere una band al debutto discografico i teutonici B.Impatient dimostrano di possedere idee chiare, sicurezza e personalità.
Il loro alternative rock fatto da accattivanti melodie, chitarre grintose, accurati e misurati arrangiamenti elettronici, sospensioni drammatiche e armonie malinconiche, appare, infatti, corposo, dotato di forte impatto e vario nelle sfumature, e credo non tarderà molto a conquistare una grossa fetta dei sostenitori del settore.
Il cantato di Brigitte Berg si muove con naturalezza secondo le diverse ambientazioni, sa essere dolce, intenso, veemente e la sua vocalità, che a volte può ricordare una sorta di approssimata fusione tra quelle di Lita Ford e Sandra Nasic, coadiuvata da una buona capacità interpretativa, svolge in maniera encomiabile il ruolo di cicerone nell’esplorazione di queste composizioni brillanti e “ruffiane” senza forzature, le quali, per merito soprattutto della velatura d’inquietudine (vicina per certi versi alle soluzioni “gotiche” che tanto successo hanno riscosso nelle classifiche internazionali) che spesso le contraddistingue, esprimono un importante valore emotivo.
Gli esempi di tale forma di coinvolgimento si possono rintracciare praticamente lungo tutta la tracklist del dischetto ottico e veramente pochi sono gli episodi un po’ più deboli: forse l’opener “In my head”, con una minima dipendenza di marca Guano Apes nell’approccio alla materia o “Try & error”, bella ma con qualcosa di troppo “sentito”, ma si tratta di dettagli insignificanti in una raccolta di brani assai seducenti, rivelatori delle eccellenti prerogative artistiche e dell’affiatamento di gruppo che deve probabilmente aver incluso nelle sue audizioni “formative” anche parecchio rock melodico “classico”, le cui peculiarità basilari affiorano abbastanza spesso, utilizzate per partire ad elaborare un suono che si mantiene costantemente catalizzante e fresco.
In alcuni momenti l’albo può ricordare produzioni simili, ma non perde al contempo mai il proprio carisma, è “intelligente” e, fatto che alla fine conta maggiormente, viene accolto con considerevole favore dall’apparato uditivo, affascinandolo istantaneamente e (circostanza piuttosto rara) mantenendo tale sensazione anche dopo sessioni ripetute d’ascolto, garantendo ai B.Impatient, se supportati da un’attività promozionale all’altezza del loro acume, eccellenti opportunità d’affermazione.
Un nome nuovo con finalmente molte “cose” da dire … dategli una possibilità!
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