I
Red Rooster Original fanno parte di quella schiera di rock band dal suono vintage '70 con però una produzione al passo coi tempi.
Il loro debut è un interessante album che strizza l' occhio a mostri sacri quali The Rolling Stones, Sex Pistols, Oasis, The Clash, Led Zeppelin su tutti, è una sorta di viaggio nel mondo del Rock che va dal blues all'hard rock attraverso 13 tracce registrate in soli 2 giorni per enfatizzare un suono il più possibile "live".
L'operazione è riuscita?
Sicuramente il suono è raw, grezzo, sanguigno e le melodie sono di buon livello, unico appunto ( ma è un parere personale ) avrei preferito delle vocals più cattive in generale anche se la prova del singer Angel Yanez è sicuramente più che sufficiente, ma le canzoni?
Non fatevi ingannare dall'orrenda copertina o dal numero di canzoni, le composizioni sono tutte di buon livello, con un gran lavoro di chitarra in sede ritmica e con solos essenziali e ben inseriti nel corpo delle canzoni che iniziano con "
The Anarchist" un ritmato r'n'r dal groove alla Led Zeppelin.
Proseguendo abbiamo composizioni con linee melodiche e chorus smaccatamente alla Oasis ( "
You Make Me Feel This Way", "
Live It To The Fullest" ), bel pezzo dal ritmo ipnotico è la titletrack che ricorda "
Black Hole Sun " dei Soungarden, "
Don' t Bring Me Down" è un brano martellante, "
Rooster ( Interlude)" è un classicissimo blues tutto strumentale di buon livello, mentre "
Rock And Roll" è una ballad country - blues dal finale elettrico in crescendo.
L'acustica "
Sound In The City" ricorda le ritmiche sognanti dei Rolling Stones del periodo "
Her Satanic Majesty", mentre "
Slow Down Faster" e "
Livin In L.A" vogliono essere il lato più hard - rock, così come "
I'm Not Fine" quello più punkeggiante.
Un disco energico e elettrizzante, con l'anima e le radici musicali ben salde nella Golden Age del Rock.
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