Quinto album in quattro anni di carriera,
"Eternity Of Shaog" è un concept che riguarda la trasmutazione psichica e le possessioni demoniache e che vede al proprio centro Shaog, un dio onnipotente che vive un'esistenza infinita e solitaria al di fuori del tempo e dello spazio.
Il pantheon demoniaco di
Esoctrilihum, dunque, si arricchisce di una nuova entità così come la sua musica fa un ulteriore passo attraverso i mondi malati degli dei immemorabili che da sempre accompagnano l'immaginario di questo misterioso e geniale artista francese.
Il nuovo lavoro di
Esoctrilihum, partendo da quando già accennato nell'album precedente, vira verso lidi più "melodici" nei quali la componente sinfonica e mistica delle composizioni acquista maggiore evidenza dando vita, ancora una volta, ad un suono denso, complesso e realizzato in maniera follemente meticolosa che ci spazza via per la sua potenza e la sua magniloquenza diluite in una colata di violini, synth e pianoforti che
Asthâghul mescola, guidato da una mente deviata, con chitarre infuocate, riffing delizioso, ed atmosfere ipnotiche spesso traboccanti di una rabbia dal sapore quasi malinconico.
Ancora una volta, risulta impossibile incanalare la musica di
Esoctrlihum all'interno di un genere preciso:
"Eternity of Shaog" è un disco ricchissimo di sfumature, violento, esoterico, Lovecraftiano, lontano dalla banalità e dalla facilità di ascolto ma immerso in una sorta di furia primigenia che gorgoglia in brani mai uguali a se stessi e mai solo death o solo black poiché questo artista, e lo dico ogni volta, assomiglia solo a se stesso e a nessun altro.
Molto probabilmente, siamo al cospetto dell'opera migliore del Nostro poiché qui, più che nelle uscite precedenti, tutti gli elementi che ne costituiscono l'essenza espressiva sono amalgamati in maniera perfetta e senza pecca alcuna, anche la produzione è su livelli di eccellenza, con il logico risultato che
"Eternity of Shaog" sia uno stupefacente album di purissimo caos, spaventoso e cavernoso, che, unito a sensazioni sorprendentemente melodiche e aeree, vera novità in casa
Esoctrilihum, va a definire un lavoro senza confini e limitazioni che deve essere vissuto nota per nota per poterne cogliere la depravazione e la geniale onnipotenza.
Senza dubbio, uno dei dischi estremi migliori dell'anno.