Attenzione attenzione, abbiamo un potenziale album dell'anno.
Ed è nientemeno che un debut album: la
Frontiers Records è andata a stanare a Stoccolma, Svezia, una giovane prog metal band che risponde al nome di
Paralydium. Attivi dal 2015, arrivano adesso al loro strabiliante debut... ed è pane per le nostre orecchie.
Musicalmente, potete collocare i Paralydium da qualche parte tra Symphony X (l'intro "
Enter Paralydium" sembra scaturita dalla penna di Michael Romeo!), Seventh Wonder, Haken e, più in generale un prog metal giovane, veloce, tecnico e molto melodico, merito anche della bella (forse un pò troppo sottile?) voce di
Mikael Sehlin, che lungo tutte le tracce dell'album svolge un lavoro davvero encomiabile!
Si parte in bomba con "
Within the Sphere", e mi tornano in mente i DGM di Mularoni e soci, per le trame intricate, la potenza e la freschezza esecutiva; "
Synergy" è forse uno dei brani più belli del lotto, con le sue fughe tastieristiche così "Pinnelliane", come la successiva
"Finding the Paragon", primo singolo estratto. La perizia musicale degli svedesi è sorprendente, ed in particolare mi colpisce, del chitarrista
John Berg, la sua capacità di restare al servizio del brano, per poi esplodere in solos tecnicissimi e velocissimi, ma che non sono mai uguali a se stessi, e che non trascurano per niente la melodia e la 'cantabilità'.
Brano meraviglioso dopo brano meraviglioso, "
Worlds Beyond" saprà sicuramente conquistare i cuori dei proggers a caccia di qualcosa di fresco e nuovo sotto il sole. Tecnica, melodia, grandi arrangiamenti e produzione da dieci e lode: che volete di più?
Raccomandatisssssssssimi.
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