Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2020
Durata:18 min.
Etichetta:Relapse

Tracklist

  1. THE DELUSION OF CONSCIOUSNESS
  2. ROPED
  3. DEATHLUST
  4. HEAVEN ABLAZE
  5. LIVING GATE

Line up

  • Aaron Rieseberg: bass
  • Wim Sreppoc: drums
  • Lennart Bossu: guitars
  • Levy Seynaeve: guitars, vocals

Voto medio utenti

Tuffo in un gradevolissimo quanto nostalgico passato quello che ci fanno compiere i "novellini" Living Gate, gruppo appena costituitosi e che trova immediatamente ingaggio sulla prestigiosa e storica Relapse Records ma che vede tra le sue fila militare personaggi già ampiamente conosciuti alle prese con formazioni piuttosto note come Yob (di qui il facile approccio alla label americana), Amenra e Wiegedood; i tre belgi Wim Sreppoc, Lennart Bossu e Levy Seynaeve con l'aiuto di Aaron Rieseberg al basso esordiscono con questo "Deathlust", EP di iniziazione ad un old school death metal intuibile sin dalla copertina di ottantiana memoria. Impossibile non citare i Morbid Angel e Suffocation tra le influenze primarie di un sound che ama stazionare su mid-tempos intermezzati da classici blastbeats ben interpretati dal chitarrista Levy Seynaeve che si destreggia dietro il microfono tra growl gutturali e scream ferali ma non manca qualche riferimento al presente, per quanto forzatamente derivativo, in particolar modo ai sempre citatissimi Blood Incantation.

Benchè con tutta probabilità sia stata ottenuta con metodi casalinghi o poco più, uno dei punti forti di questi cinque brani - tutti molto asciutti e diretti, con la media di poco superiore ai 3 minuti e mezzo ciascuno - è la produzione, lontana dagli stereotipi odierni ma non retrò o artificiosamente lo-fi, semplicemente efficace, non effettata, dritta al punto e capace di esaltare anche i numerosi passaggi in cui la musica dei Living Gate si fa malevola e sinistra, come nella malata "Roped" o nel malinconico finale della conclusiva traccia omonima.

Un ep incoraggiante, nulla di nuovo all'orizzonte (e ci mancherebbe altro) o di particolarmente stupefacente, manca quella scintilla di genialità e di cattiveria che era presente in tutti i capolavori dell'epoca ma per chi rimpiange quel tipo di concepire il death metal senza dubbio si parla di un lavoro interessante e ben costruito: da risentire sulla lunga distanza.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.