Pur potendo contare su un
roster straordinariamente ricco di prestigio ed esperienza, la
Frontiers Music continua imperterrita nella sua lodevole operazione di
scouting, senza adagiarsi sugli allori, impegnata nel garantire al settore l’imprescindibile “continuazione della specie”.
Un’esplorazione che, nell’ottica della “globalizzazione”, non ha
frontiere (
oibò …) ed ecco che stavolta la
label partenopea sonda il terreno musicale della Lettonia, l’attraente (a quanto pare anche dal punto di vista delle bellezze femminili …) Repubblica baltica da cui provengono i nostri
Bloody Heels.
Già artefici di un
Ep (“
Summer nights” del 2014) e di un apprezzato
full-length intitolato “
Through mystery” (2017), i lettoni s’ispirano pesantemente alla scena
hair-metal statunitense, rappresentata nello specifico da Skid Row, Bangalore Choir, Odin, WASP e Motley Crue.
Nulla di particolarmente “nuovo”, dunque, ma in realtà il problema di “
Ignite the sky” non è la sua attitudine “nostalgica”, piuttosto comune in questi periodi di spiccato e diffuso
revival-ismo.
Una relativa “personalità” può essere tranquillamente superata con la forza e la freschezza del
songwriting, con la costruzione di melodie veramente memorabili, capaci d’insinuarsi nei sensi, annientando la barriera “razionale” del “già sentito”.
I brani di “
Ignite the sky”, invece, nonostante una bella energia e una certa perizia tecnico / interpretativa dei suoi autori, finiscono spesso per rimanere in superficie, zavorrati da costruzioni melodiche un po’ blande e da
refrain (la vera “punta di diamante” del genere) non sempre adeguatamente incisivi.
Il risultato complessivo, sebbene non disprezzabile, desta parecchie perplessità, e se tra i momenti sopra la media bisogna citare la grintosa "
Criminal masterminds”, le
anthemiche "
Sugar & spice” e "
Stand your ground”, la notturna "
Black swan", l’ariosa “
Thin line” e poi ancora la passionale "
Silhouette", il resto del programma fa veramente abbastanza fatica a lasciare brandelli di sé nella memoria dell’astante.
In sintesi, i
Bloody Heels danno l’idea di una
band dalle notevoli potenzialità, al momento in parte inespresse, da seguire con interesse nel suo auspicabile percorso di crescita artistico.
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