Quale mai sarà il genere musicale proposto da una formazione che mutua il suo
monicker da una leggendaria canzone dei Led Zeppelin e che durante la sua parabola artistica ha assunto in parallelo anche la denominazione
The Traces Of Deep Purple, rendendo omaggio a uno dei suoi principali numi tutelari?
Chi ha risposto
hard-rock classico all’
inesplicabile quesito iniziale ed è ancora istintivamente attratto da questi suoni si aggiudica la mia approvazione, non tanto per le
incredibili facoltà intuitive dimostrate, ma per il buongusto che manifesta anche in un periodo storico in cui le “nostalgie” artistiche rischiano di sprofondare pesantemente nel baratro della sovraesposizione.
A beneficio di quelli che “non ne hanno mai abbastanza” e amano esplorare i meandri del settore, presentiamo gli spagnoli
Kashmir, gruppo nato nel lontano 1988, autore di due incisioni discografiche e con una terza, questa “
Balance”, che sarebbe dovuta uscire già nel 1997 e che invece, a causa dell’improvviso scioglimento della
band, vede la luce solo oggi.
Si tratta dell’operato di musicisti preparati e appassionati, capaci di scrivere le “loro” canzoni pur ispirandosi in maniera molto evidente al lavoro di “qualcun altro” (all’elenco aggiungiamo pure Whitesnake e Aerosmith), il tutto all’interno di un’atmosfera che sa essere tanto “familiare” quanto complessivamente gradevole.
Sessantadue minuti di “buone vibrazioni”, insomma, da cui estrapolo il fervore
blues di "
Freezing in your heart”, le variazioni
Porpora di “
With hands in heaven”, l’avvolgente intensità romantica di “
Around this moment”, l’energia scanzonata di “
Dirty road” e il tocco esotico inserito nelle poderose pulsazioni di “
Queen of the show”, in rappresentanza di un programma privo di autentiche controindicazioni.
Riservando l’ultima annotazione per “
Rescue me”, che si segnala per i singolari barlumi celtici, non rimane che consigliare “
Balance” agli irriducibili “indagatori” del
rock n’ roll che nella musica cercano emozioni genuine e “semplici”, senza troppe pretese innovatrici e non per questo poco godibili e soddisfacenti.
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