Behemoth - And the Forests Dream Eternally (Reissue)

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:70 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. TRANSYLVANIAN FOREST
  2. MOONSPELL RITES
  3. SVENTEVITH (STORMING NEAR THE BALTIC)
  4. PURE EVIL AND HATE
  5. FORGOTTEN EMPIRE OF DARK WITCHCRAFT
  6. TRANSYLVANIAN FOREST (MERRY CHRISTLESS FESTIVAL 2017, POLAND)
  7. MOONSPELL RITES (LOUD PARK FESTIVAL 2013, JAPAN)
  8. PURE EVIL AND HATE (BRUTAL ASSAULT FESTIVAL, 2000, CZECH REPUBLIC)
  9. TRANSYLVANIAN FOREST (PAGAN TRIUMPH TOUR 1996, NETHERLANDS)
  10. TRANSYLVANIAN FOREST (RIVIERA REMONT CLUB 1996, POLAND)
  11. SVENTEVITH (STORMING NEAR THE BALTIC) (REHEARSAL 1994)
  12. MOONSPELL RITES (1993 REHEARSAL)
  13. PURE EVIL AND HATE (1993 REHEARSAL)
  14. MOONSPELL RITES (1993 REHEARSAL)

Line up

  • Nergal: guitars, vocals, bass, drums
  • Baal: drums
  • Frost: guitars

Voto medio utenti

I Behemoth di Adam “Nergal” Darski hanno vissuto numerose vite artistiche a livello evolutivo.
Questa evoluzione sonora che è proseguita con l’ultimo “ILYAYD” ha ancora allargato di più il solco tra gli estimatori della prima ora e la band che li hanno più volte accusati di essersi venduti.
Ora la Metal Blade recupera invece il primo Ep, un lavoro nel quale i polacchi mossero i primi passi musicali pubblicato poco dopo l’esordio sulla lunga distanza “Sventevith” targato 1995.
Questo mini potrebbe stupire molti che seguono ora le gesta della compagine dell’est Europa, perché i nostri hanno iniziato muovendosi musicalmente nel solco black metal melodico di tradizione scandinava.
Il brano “Transylvanian forest”, è legato alla tradizione black metal norvegese.
Apertura con chitarre a zanzarina ma coperte dalla batteria che con un blast beat viene intervallato da una cavalcata; i riffing sono melodici e la voce del buon Nergal è uno screaming alto.
Il tutto viene poi completato da una parte in up tempo che termina in blast beat.
Moonspell rites”, parte con un riff melodico su base cadenzata con il basso ben in evidenza.
Brano cadenzato, epicheggiante; i riffing sono in lontananza rispetto alla base ritmica con in aggiunta un solo lancinante; la tecnica è ridotta all’osso, minimale ma funge alla composizione.
Il brano “Sventevith (Storming near the baltic)” ovvero la titletrack del debut album ed è un pezzo di puro black metal.
Partenza furiosa in blast beat, le urla belluine del singer polacco sono cariche di odio e i riffing si notano appena.
La cavalcata epic black posta a metà del brano è un intermezzo gradevole e ricorda la scuola nordeuropea.
La conclusiva “Empire of the dark witchcraft”, è un pezzo evocativo con effetti che richiamano venti del nord.
Un brano atmosferico condotto da chitarre arpeggiate melodiche in mid tempo, un basso molto delineato e screaming acidi.
Un buon mini che servirà a molti che vorranno conoscere i primi passi della formazione polacca e in più c’è un bonus disc con materiale d’archivio, rarità e live.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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