"VVitchblood" è la ristampa, in formato CD, di un album uscito nel 2017 solo in formato cassetta, del canadese
Xülthys qui alle prese con il suo progetto
Bašmu, non l'unico in cui è coinvolto il musicista della terra dell'acero.
Siamo di fronte ad un lavoro fieramente underground, la cui registrazione è a livello di demo (quelli dei primi anni '90 però) e le cui idee sono state sentite tante volte ed in tante salse, soprattutto nel nord Europa nei primi anni '90.
Ammetto, però, che un album del genere esercita, per lo meno su di me, un fascino arcano: i suoni, le atmosfere vampiresche, i rumori sullo sfondo, quel costante gracchiare delle chitarre, la voce dall'oltretomba sono, infatti, tutti elementi che stuzzicano la mia immaginazione e la mia tendenza ad apprezzare una musica estrema come questa che si concede, anche, intermezzi dal sapore ambient tutt'altro che scontati nella loro efficacia.
Tuttavia, è giusto sottolinearlo,
"VVitchblood" è destinato solo agli amanti del black più sporco, oscuro, old style al quale possiate pensare e non è, di certo, qualcosa che passerà alla storia ne oggi ne mai, anche perché, pur nell'ambito del minimalismo sonoro del quale stiamo parlando, è stato inciso molto di meglio.
Sicuramente al buon
Xülthys queste considerazioni interesseranno poco e lui, così lo immagino, da solo, nei boschi, al gelo, continuerà ad incidere la sua musica nera ed a fottersene delle mode.
Probabilmente è meglio così.
Underground che più underground non si può.
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