Due anni fa, parlando di "
Unbalanced" il quinto album in studio dei sovietici
Druknroll, mi rallegravo di come la band di
Horror,
Druknroll e compagni potesse essere "
un piacevole refolo d'aria fresca" in una scena che a volte pare avvitarsi su sè stessa.
Oggi, dopo numerosi ascolti del nuovo sforzo sulla lunga distanza della band "
Freakingface", mi accorgo che il sestetto di Saratov ha forse voluto strafare con le contaminazioni tra generi.
Immergersi nei 48 minuti di durata delle 10 tracce del disco è come mettere la testa nella macchina della risonanza magnetica: non hai mai la certezza di quale suono ti colpirà.
D'altra parte nel flyer stesso di presentazione si afferma che "
symphonic, melodic, progressive, alternative, thrash, and melodic death metal, tutto questo possiamo trovare nel nuovo album dei Druknroll": e mai affermazione è stata più vera.
E quindi ai suoni alternative/metalcore della titletrack e di "
Forever Young" si affiancano le cavalcate thrash di "
Fermat's Theorem" e "
Destruction Inside"; ai passaggi deathcore e progressive di "
I Multiply The Pain" e "
I'm a Parasite" i nostri accostano tracce dal sapore gothic (anche grazie alla voce della nuova arrivata
Maria) quali "
My Fateful Day", e per non farsi mancare niente anche un rimando al celebre intro di "
Five Magics" dei
Megadeth nella conclusiva "
A Black Hole".
Un enorme potpourri musicale suonato e prodotto con bravura e competenza ma nel quale è difficile ravvisare un filo logico, una coerenza generale, un'idea portante che non sia quella di mettere sul pentagramma qualsivoglia spunto sia passato per la mente dei musicisti.
"
Freakingface" finirà nel mio personale dimenticatoio: mi è stato ostico ascoltarlo per parlarvene e non credo ripeterò l'esperienza.
Druknroll - "
My Fateful Day"
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