Gli emiliani
Till Die sono in circolazione da circa due decadi, ma frequenti modifiche della line-up hanno rimandato fino ad oggi il loro esordio su lunga distanza. In precedenza qualche demo e tentativi di sperimentazione, vedi l'utilizzo di sintetizzatori, che hanno condotto successivamente all'orientamento attuale verso uno stile molto diretto, cattivo, poderoso e muscolare.
Questo "
Ruthless" è un lavoro che rientra pienamente nell'ambito di un moderno thrash/groove metal con qualche spruzzata death. Sound di grande impatto, più interessato alla potenza che alla velocità, riff molto spessi e ritmiche poderose, vocals feroci ed urticanti. Una ricetta certamente non nuova, ma che la band italiana risolve con buona proprietà tecnica e soprattutto attitudine bellicosa.
Bordate ultra-heavy come "
The gray man" o "
Before I die" sono di quelle che non fanno prigionieri. Colate di acciaio fuso che richiamano parecchio i Pantera o i Machine Head, influenze quasi inevitabili in questo campo, ma non per questo meno efficaci nel loro incedere devastante.
La componente thrash/groove è più marcata in altri episodi, vedi "
St. Paul" e "
Anger of angels", con perfino qualche eco degli Anthrax più incazzati, anche se il tipo di vocals adottate dal bassista/cantante
Fabio Cortesi si mantiene saldamente su tonalità iraconde che riportano al death.
Un buon album nel suo genere, dal quale emergono sia l'esperienza maturata nel tempo dalla band e sia la convinzione verso questa direzione stilistica.
Non sorprendente, non particolarmente originale, ma l'impatto e la grinta sono di ottimo livello.
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