Mi ero già imbattuto negli olandesi
Anarchos all’epoca dell’uscita del debut
“Invocation of moribund spirits” nel 2017 per
Blood Harvest, un lavoro dignitoso e più che sufficiente di death metal della vecchia scuola in cui confluivano le influenze svedesi e dei conterranei
Asphyx.
Tre anni dopo li ritrovo nuovamente sulla mia scrivania con uno split di tre pezzi insieme ai centroamericani
Morbid Stench, latitudini fra loro molto distanti ma spiritualmente unite dal comune denominatore costituito dal Metallo Morto.
I due pezzi degli olandesi non si discostano molto da ciò che avevo sentito tre anni fa, il sound di “
Grotesque perversity” e “
Tortured souls” è fortemente debitore dello swedeath degli anni 90 con i
Dismember a farla da padrone ed anche con questo EP la band ha scelto di puntare su una registrazione piuttosto grezza correndo un rischio calcolato. Gli
Anarchos appaiono piuttosto sciolti nell’esecuzione, si vede che il tempo trascorso è servito anche a questo, fra le due proposte preferisco
“Grotesque perversity” in quanto più accattivante.
Coi
Morbid Stench invece le tinte si fanno più fosche e catacombali,
“Brethren accuser” beneficia di un suono ricco di riverberi come se fosse registrato nel classico scantinato umido col salnitro a intonacare le pareti. Anche in questo caso il punti di riferimento è il death anni 90 a cui si aggiungono inserti più doom. Interessante ma una canzone è davvero poco per capire le coordinate su cui si muove la band centroamericana e davvero avrei gradito che i
Morbid Stench avessero un brano in più a disposizione per dimostrare cosa son capaci di fare.
Come si suol dire: restiamo sintonizzati per ulteriori sviluppi.
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