I
Vulgarian sono una giovane band di Denver, che si è formata nel 2016. Il quartetto del Colorado pratica una commistione abrasiva di sludge, hardcore-metal, crust-punk, al fine di ottenere un sound il più rabbioso e disturbante possibile. Estremismo sonoro corroborato da una dichiarata militanza politica, nel senso oppositivo al sistema, ad ogni forma di razzismo e discriminazione, alla limitazione dei diritti umani universali, alla disinformazione mediatica, all'oppressione della sovrastruttura politico-economica.
Questo debutto "
Human scum" è certamente un disco brutale, rovinoso, distruttivo, una mazzata sui denti. Riff distorti e dissonanti, ritmiche distruttive, vocals rozze e sguaiate, si colloca nella corrente di Eyehategod, Primitive Man (la copertina è infatti opera di
Ethan McCarthy, chitarrista e vocalist della più nota formazione concittadina), King Parrot, Grief, ecc. Troviamo brevi e fulminanti pogo-songs ("
Thoughts and prayers", "
DPD") che sfociano quasi nel grind tipo primi Napalm Death, roba diretta e viscerale senza compromessi, ma in realtà il gruppo americano predilige sviluppi più articolati dove può far confluire tutto lo spettro delle proprie influenze. Quindi sono episodi come "
Kill all white man", "
Disinformation age", "
Drown in the swamp", che esprimono pienamente la miscela raschiante di rallentamenti e pesantezza sludge, growl, accelerazioni hardcore, urla deliranti, noise appiccicoso, che i
Vulgarian riescono a produrre con spietata ferocia.
Album extreme-heavy viscerale, istintivo, grezzo, dall'atmosfera isterica e psicotica. Rimane da focalizzare meglio tutta questa rabbia interiore perchè in certi frangenti il tiro risulta anche troppo caotico ed eccessivo, però energia primitiva ed attitudine selvaggia abbondano certamente. Buona prova di esordio.
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