Atmosfere avvolgenti, chitarre
rock, pulsazioni cupe e melodie sognanti e malinconiche, sono un po’ questi gli ingredienti essenziali di “
Youmanity”, sorprendente esordio sulla lunga distanza dei pratesi
Blind.
Inaspettata è soprattutto la consapevolezza e l’eleganza con cui i nostri trattano la materia
prog-rock, impastandola con suggestioni
alternative e
pop, e la bravura con cui congeniano le loro composizioni, melodrammatiche e introspettive senza sacrificare eccessivamente l’impatto sensoriale istantaneo.
In un coacervo d’influenze che vanno dai Porcupine Tree ai Placebo, passando per The Cure, Marillion e Pineapple Thief, il gruppo toscano fonda il suo approccio espressivo sulla laringe evocativa di
Andrea Betulanti (ex Anvil Therapy) e sulle sensibili sei corde di
Piero Giotti (ex Respiro), abilmente supportate dal basso fremente di
Giancarlo Rossi e dai sapienti cromatismi tastieristici di
Dimitri Ponzuoli, mentre i tamburi di
Matteo Carrai garantiscono il necessario battito cardiaco a una “creatura” artistica davvero intrigante.
E dalla menzione di merito non vanno escluse neanche le voci femminili ospiti dell’opera, capaci di impreziosire sia il crescendo emotivo di “
The promise” (molto apprezzabile il contrappunto corale di
Annalisa Prunelli e
Paola Balducci) e ancor di più “
Homecoming” (e qui i complimenti sono tutti per
Carlotta Cimeli), uno dei pezzi maggiormente emozionanti del programma.
Nel resto della scaletta, tanti altri momenti d’intensa suggestione (la fosca
opener “
L2501”, la delicata “
Thank you”, la Placebo-
esque “
What remains”, “
No mask“, con qualcosa dei Simple Minds nell’impasto sonico e “
Vertigo”, in cui emerge l’anima più nitidamente
progressive del quintetto) e anche un’imprevista digressione in territori
funky (“
Freak master”, una sorta di
jam-session tra Inxs e Spandau Ballet ...), a comporre un albo al tempo stesso passionale, riflessivo e maturo, appena zavorrato da qualche sporadica ridondanza.
Null’altro da aggiungere, se non affermare con convinzione che “
Youmanity” ha tutti i mezzi per spianare la strada dei
Blind verso un’ampia visibilità e un futuro ricco di soddisfazioni per loro e per chi avrà l’intelligenza e il buongusto di sostenerli come meritano.
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