Giunge a coronamento di una carriera decennale (un promo-tape e 3 demo cd) il primo full lenght dei toscani
Quintessenza, al loro debutto sulla linea alternativa dell'etichetta Videoradio. Con la sola novità dell'ingresso di Federico Della Sbarba in luogo di Alessandro Santoni alla batteria, con "Cosmogenesi" la band confeziona un concept modernissimo per suoni e testi che ha come tema di fondo il mito della creazione, abbracciando temi cosmici, elementi della natura (sabbia, molecole, tempeste, stelle, luce, spazio), riflessioni introspettive che portano alla crescita fisica e spirituale (evidenziati dal passaggio ripetuto in più brani "apri gli occhi, osserva gli elementi che si fondono, libera la staticità"), una naturale evoluzione del lavoro iniziato con il precedente mini-concept "Pharmakon", in cui la profondità delle parole si accompagna ai suoni del prog metal tecnico e cerebrale (Dream Theater su tutti) così come al rock italiano anni '70 e '80 (PFM, Area, Litfiba). Al pari di poche altre bands del panorama tricolore (Atto IV, Gerico, Historia), l'attenzione ai testi è fondamentale, perfettamente bilanciata da numerosi cambi di tempo mai forzati e prolissi merito di un bagaglio tecnico notevole, mentre il cantato di Diego Ribechini è convincente e versatile, capace di incantarci sia accompagnato solo dal pianoforte ("Cambiando forma") che nelle accelerazioni ritmiche che si susseguono nelle dinamiche strutture dei brani. Una piacevole e sorprendente conferma da parte di una band che riesce a non farmi rimpiangere gruppi storici del panorama rock italiano come Rovescio della Medaglia e Balletto di Bronzo, un acquisto obbligato per chi cerca tradizione e modernità senza incappare nella solita Dream Theater clone band.
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