Kreator - Terror Prevails - Live at Rock Hard Festival (Reissue 2020)

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:81 min.
Etichetta:Reborn Through Tapes Records

Tracklist

  1. INTRO-CHOIR OF THE DAMNED
  2. THE PESTILENCE
  3. HORDES OF CHAOS
  4. PHOBIA
  5. ENEMY OF GOD
  6. IMPOSSIBLE BRUTALITY
  7. ENDLESS PAIN
  8. PLEASURE TO KILL
  9. TERRIBLE CERTAINTY
  10. EXTREME AGGRESSION
  11. COMA OF SOULS
  12. AMOK RUN
  13. VIOLENT REVOLUTION
  14. DEMON PRINCE
  15. WHEN THE SUN BURNS RED
  16. FLAG OF HATE
  17. TORMENTOR

Line up

  • Ventor: drums
  • Mille Petrozza: vocals, guitars
  • Christian Giesler: bass
  • Sami Yli-Sirniö: guitars

Voto medio utenti

Le care vecchie audiocassette, pezzi ormai preistorici per i più, soprattutto in tempi di download digitali, eppure questo formato così lontano nel tempo ha un fascino che attira.
Questo è quello che ha pensato anche la label nostrana Reborn Through Tapes che sta ristampando delle uscite discografiche eccellenti di gruppi come Bulldozer, Dischargee ora Kreator.
Questo live registrato al Rock Hard Festival nel 2010 era stato allegato in due parti all’omonima rivista nell’edizione tedesca; ora anche noi possiamo ascoltarlo in un formato limitato e numerato da collezione.
Sono due cassettine colorate comprese in un box slipcase con cartolina; bisogna dire che la qualità audio è pressochè perfetta e potente.
Non si tratta di un bootleg, ma di un’uscita ufficiale; la band aveva da poco pubblicato l’album “Hordes Of Chaos”, giusto un anno prima concludendo il sodalizio con la SPV.
Oltre ai brani di questo disco, il quartetto tira fuori chicche del passato come “The pestilence”, “Endless pain” che ancora oggi è un terremoto sonico, “Terrible certainty” che convivono alla grande con brani recenti come “Amok run”, “Violent revolution”, “Impossible brutality” e la titletrack dell’ultima fatica allora pubblicata.
La band è carica ed è il solito panzer; Mille Petrozza non ha certo bisogno di presentazioni, la sua prestazione è aggressiva e senza compromessi e arringa lo stage come solo un frontman di razza sa fare.
I tre restanti non sono comprimari, ma sono parte attiva; Samy Yli-Sirniö è il consueto fabbricatore di riff taglienti, ma sa anche generare melodie in sede di solo, il motore ritmico della premiata ditta Giesler e Ventor sono precisi e letali.
Cosa dire se non di acquistare questo album? Certo l’importante è prima munirsi di un mangianastri per poi godersi questo piccolo ma grande pezzo live di puro thrash metal.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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