Anche questa volta la nuova fatica dei finlandesi Horna sembra essere passata quasi inosservata. Inspiegabilmente, direi, visto che si tratta dell'ennesima conferma da parte di una delle band più interessanti del panorama black metal attuale. O meglio, forse qualche spiegazione ci sarebbe... Mi esprimo con più chiarezza: gli Horna suonano black metal di quello marcio e dichiaratamente satanista, così intransigente da non abbandonare mai la lingua finlandese, votato talmente all'underground da proporre ancora - con il 2007 che sgomita ormai alle porte - una registrazione così scarsa da impedire quasi l'ascolto se non effettuato in cuffia.
L'esperienza è consigliata solo agli addetti del genere, tutti gli altri se ne astengano pena tre quarti d'ora di torture sonore, guidate dalla voce di Corvus che sbraita come non mai dietro al microfono. Le canzoni si sono dilatate fino a raggiungere una media superiore ai dieci minuti... è necessario tutto cio? Beh, si e no. Si perché la ripetizione è utile ai fini della creazione di quel mood ossessivo e claustrofobico che è da sempre alla base della filosofia dei nostri finlandesi. No, perché a volte la noia fa capolino tra le note anche per chi questa musica se la mangia a colazione. Per il resto, molto meglio questo modo di comporre piuttosto che mettere in fila mezz'ora di bicordi sparati in faccia all'ascoltatore. Gli Horna appartengono a quella famiglia più atmosferica e ragionata a cui ultimamente - perché mi ci sono appassionato - mi sento di avvicinare i norvegesi Kampfar, autori con l'ultimo Kvass di una piccola gemma di black metal nero e incontaminato.
Insomma, niente di nuovo da parte dei nostri, se non l'ostinata caparbietà che da oltre dieci anni li porta a continuare a portare avanti il loro verbo nonostante l'impossibilità (voluta e trovata) ad uscire dal mondo dell'underground. Solo per appassionati!
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