Dall’Ecuador con furore, appartenenti al famigerato “
Pure Raw Underground Black Metal Plague Circle”, assetati di sangue, ecco a voi i
Wampyric Rites.
Formatisi nel 2019, dopo ben 17 pubblicazioni, tra demos, split ed Ep, giungono al primo full-lenght, il qui presente, dall’evocativo tiolo, “
The Eternal Melancholy Of The Wampyre”.
Il raw black metal della band, l’iconografia della quale si ammantano, le foto di scena, i titoli dell’album e delle canzoni, per finire con la produzione, la registrazione e il sound, è tutto un unico gigantesco clichè.
È chiaro, non ci aspettiamo una rivoluzione musicale dall’Ecuador, paese equatoriale che mal si sposa con la pretesa di essere “
grim & frostbitten”, quindi non ci resta che analizzare il platter musicale, il quale ruota manco a dirlo intorno ad un raw black metal sovrapponibile a quello di altre miliardi di band simili, un sound nel quale l’aggressione sonora, melodie sinistre ed oscure, riffing selvaggio, la fanno da padrone.
I 46 minuti del disco sono un continuo belluino assalto, se si eccettua la lunga introduzione atmosferica dell’iniziale “
Ancient Specters Of The Forlorn Forest” e la cacofonia finale della conclusiva “
Under An Amethyst Sky”.
Chi ama il genere sa già cosa troverà in questo disco, ma sa anche che qui nulla di nuovo splende sotto il sole e che i soldi è meglio spenderli altrove.
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