Il duo nostrano in questione è affamato di sangue, morte e marciume a volontà.
I nostri con i moniker che si sono inventati sembrano più inclini a frequentare le salme sepolte che i vivi.
Se si dovessero abbinare ad una colonna sonora horror, sicuramente farebbero bella mostra nei film di
Fulci e
Joe D’Amato perché hanno un comune denominatore, l’estremismo; ecco che la label spagnola pubblica in CD l’ultimo Ep prodotto dalla band che era disponibile solo in audiocassetta.
Cominciamo con “
Cannibalismo sanguinario”, il titolo è già tutto un programma; introdotto dal suono di una motosega ecco che si fa largo un sozzo doom/ death metal dai riffing serrati, tempi cadenzati e un basso ben in vista.
Il cantato è un grugnito cavernoso, profondo e incomprensibile; il brano ha al suo interno cambi di tempo fluidi che permettono di variare.
Ecco con “
Arte funeraria” è come se si venisse colpiti da una lapide pesantissima di marmo.
Brano lento, oppressivo con riff marci, soffocanti e senza la minima melodia per poi attaccare a testa bassa con blast beat e tempi veloci senza sosta; sul finale i tempi si fanno elefantiaci e doom, qui il marciume è servito.
Con un titolo come “
Seppellendo i morti” non si va in territori allegri; up tempo serrato e sporco e la produzione è ad hoc.
Il singer usa un tono profondo modello scarico del lavandino, mentre le ritmiche generate dalla drum machine sono veloci salvo rallentare sul finale segaossa.
“
Nel terrore” è il pezzo più corto del lotto; mid tempo cadenzatissimo, sporco e con chitarre zanzarose introdotte dal basso.
Il brano non ha pietà e attacca a testa bassa con un assalto in blast beats per poi deviare in territori pesanti e lenti.
Se cercate estremismo sonoro, marciume e cattiveria questo mini fa per voi, non per tutti ma si lascia ascoltare.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?