I
Black Hole Deity sono una nuova formazione in ambito death metal composta da veterani della scena, compreso l’attuale batterista dei
Fear Factory Mike Heller che è anche produttore di questo ep di debutto, “
Lair Of Xenolich”.
È sempre difficile esprimere un giudizio compiuto su una band basandosi su una manciata di minuti, che in questo caso non arrivano ai 17, sebbene spalmati su 4 tracce intervallate da un intermezzo acustico con tanto di violino. Una particolarità della band è il tema lirico, che non flirta con i soliti cliché del gore e dello splatter bensì con lo sci-fi.
Il sound è intricato, denso, ma oscuro, richiamando alla mente ora i
Suffocation ora i
Morbid Angel, in un assalto che è veramente intenso per cattiveria e violenza sonora.
L’esordio di “
Razed Earth Edict” mette subito in chiaro le cose, con una partenza lanciata che regala una pioggia di blast beats accompagnata da un assolo breve ma lancinante, e che a metà rallenta per una parte più atmosferica. La sezione ritmica è sugli scudi per via del drumming tentacolare di
Heller che non dà punti di riferimento, e che non si limita ad assecondare i diversi mood della canzone. Il finale, dopo un assolo allucinato, è cadenzato.
Ancora meglio è la successiva “
Railgun Combat” il cui incipit spiazza prima di dare il là al solito massacro sonoro. Ottima la prova vocale di
Chris White, degno emulo del ‘cannibale’
George “Corpsegrinder” Fisher, mentre la coppia d’asce sembra avere come fonte di ispirazione
Erik Rutan e i suoi
Hate Eternal.
Nonostante l’impressione che si ha del sound sia quella del monolite, perché monolitica è la volontà di ridurci in brandelli, bisogna sottolineare che la band suona in maniera molto variegata, con composizioni mai banali e soprattutto non noiose, in una sola parola dinamiche.
“
Multiverse Incantations” è terremotante, brutale, cattiva e oscura, portandoci direttamente dalle parti di
Incantation e
Immolation.
La conclusiva title-track semplicemente compendia quanto già di buono fatto vedere in precedenza.
I
Black Hole Deity potrebbero essere la
next big thing del death metal, le 4 canzoni di questo Ep non possono essere frutto di casualità, avendo tutte le caratteristiche richieste per incarnare il death metal, quello vero, quello fumante. Aspettiamo con ansia future evoluzioni.
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