Avatarium - An Evening With Avatarium

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2021
Durata:89 min.
Etichetta:Nuclear Blast Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. VOICES
  3. RUBICON
  4. INTO THE FIRE/INTO THE STORM
  5. LAY ME DOWN
  6. JENNIE-ANN TALKS
  7. AVATARIUM
  8. SHAKE THAT DEMON
  9. PEARLS AND COFFINS
  10. IN MY TIME OF DYING
  11. MEDUSA CHILD
  12. THE SKY AT THE BOTTOM OF THE SEA
  13. JENNIE-ANN TALKS 2
  14. THE FIRE I LONG FOR
  15. GIRL WITH THE RAVEN MASK
  16. STARS THEY MOVE
  17. MOONHORSE

Line up

  • Jennie-Ann Smith: vocals
  • Marcus Jidell: guitar
  • Andreas “Habo” Johansson: drums
  • Rickard Nilsson: organ
  • Mats Rydström: bass

Voto medio utenti

In tempi di prolungata “astinenza” da concerti, un bel live album può fungere da efficace “metadone”, tanto più se a proporlo è una band come quella degli Avatarium, tra le principali protagoniste della florida scena musicale che vede mescolare doom, hard-rock, folk e psichedelia in un crogiolo cupo e visionario, capace nelle “mani giuste” di diventare straordinariamente coinvolgente.
Gli svedesi hanno dimostrato nella loro ormai corposa parabola discografica di avere i mezzi, la vocazione e l’intelligenza adeguate a raggiungere il suddetto encomiabile obiettivo e questo “An evening with Avatarium”, registrato a Stoccolma nel 2020, non è altro che un autentico showcase delle loro ricche capacità espressive, mai ridotte a una monolitica e uniforme formula espositiva, evitando così il tipico fenomeno d’involuzione e di “stanca” che colpisce tanti esponenti del genere.
La voce sublime e le sentite interpretazioni di Jennie-Ann Smith contribuiscono non poco all’effetto finale, ma sarebbe tuttavia ingeneroso non segnalare la chitarra fremente di Marcus Jidell e forse ancor di più le tastiere turbinose di Rickard Nilsson come fondamentali corresponsabili di un suono ancestrale, cangiante, drammatico e potente, che striscia nei sensi e nei pensieri assoggettandoli inesorabilmente.
Apparentemente piuttosto “veri” e non troppo rimaneggiati, i quasi novanta minuti dell’opera, tra brevi intermezzi, monologhi di Jennie-Ann (mi toccherà imparare lo svedese …) e tanti brani spettacolari, eseguiti con tensione, estro e trasporto (ascoltare “Pearls and coffins” per referenze immediate …), fluiscono nelle vene cagionando benevole sensazioni di stordimento, adrenalina e vertigine anche attraverso il filtro della registrazione in differita, lasciando solo immaginare cosa ha provato il fortunato pubblico presente, che giustamente spesso fa fatica a contenere l’entusiasmo.
Difficile in questo contesto operare delle selezioni o isolare momenti particolarmente emozionanti … la verità è che “An evening with Avatarium” nella sua totalità è la vivida testimonianza di una forma assolutamente libera e ispirata di creatività sonora, e nell’attesa di poter realmente trascorrere una “serata con gli Avatarium”, non rimane che “accontentarsi” di un surrogato in grado di trasmettere un senso di superiorità artistica sempre più complicato da confutare.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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