Con la recensione del presente
“Death domination” comincia sulle nostre pagine una piccola incursione/escursione lungo le coste cilene occupandoci di alcune band provenienti dal lontano paese andino.
I
Godagainst sono in attività da una quindicina d’anni e, dopo aver passato la consueta trafila della pubblicazione delle prime canzoni attraverso i demo e assestamenti della lineup, son giunti nel 2011 all’uscita del debutto per
Australis Records di
“Supreme Khalkulus of Tribulation” seguito nel 2019 da
“Summoning Chaotic Annihilation”.
La loro attività non si è fermata e col nuovo anno è giunto anche il corposo EP che sta girando nel lettore mentre sto scrivendo queste parole:
“Death domination” presenta due brani inediti –
“Chains of pestilence” e
“Realms of abomination” – e ben otto estratti dei lavori precedenti registrate in sede live nel 2019.
Il death metal dei cileni affonda le radici nella scuola estrema statunitense, spaziando dai
Deicide ai
Cannibal Corpse, dai
Vital Remains ai primi
Morbid Angel ed proprio quest’ultima formazione a far capolino nella seconda traccia inedita di questo lungo EP grazie ad un bel riff sulfureo suonato dal chitarrista
José Luis Gonzalez. Il suono della band è molto, molto compatto e ben il terzetto è ben amalgamato con il drummer
Alvaro Sequeida (attivissimo in molte band della scena underground cilena) sugli scudi che non lesina energie dietro alle pelli.
Le canzoni dal vivo hanno un suono crudo senza fastidiose interferenze e distorsioni, riuscendo a trasmettere in maniera efficace le malevoli intenzioni della band, che ben si destreggia fra passaggi più intensi ed altri più cadenzati.
In definitiva, i
Godagainst sono stati una piacevole scoperta, una band in grado di far sentire la propria voce nell’affollato zoo del metal estremo anche al di fuori dei confini del proprio Paese.
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