Il 2021 sarà un anno ricco per i death metallers nostrani
Fulci, perché oltre che la pubblicazione del nuovo lavoro ispirato al film fulciano “
Voci Dal Profondo”, ecco che la
Time To Kill ristampa il loro debut del 2015 aggiungendovi anche altro materiale e ristampandolo per la prima volta in vinile.
Chi conosce bene il combo campano sa che l’amore sconfinato per il regista “terrorista dei generi” è parte del loro ideale musicale.
Con questo primo passo la band si era ispirata al primo capitolo della cosiddetta “
Trilogia Della Morte” del regista romano conosciuto all’estero come il “padrino del gore”.
Dal morso iniziale “
Zombie slam squad” dalle chitarre minacciose con un che di doom/ death metal che sembrano proprio imitare l’andamento dinoccolato di un’orda di cadaveri semoventi affamate di carne umana, allo scossone tellurico di “
Premature sepultura”, il vocalist
Fiore dal timbro ultraprofondo ci conduce attraverso la città maledetta di Dunwich.
Anche la pesantissima “
Deranged minds” vi grattugerà la colonna vertebrale, perché non credo che terrete fermo il testone andando a tempo con le ritmiche di questo brano abrasivo, mortifero e che puzza di
Cannibal Corpse alternando growl a vocals urlate.
In mezzo abbiamo campionamenti mirati del film ispiratore del concept album; un film che nonostante gli anni sa ancora rabbrividire e far accapponare la pelle con le soluzioni create e il profluvio di sangue e massacri.
Celebre la famosa scena che coinvolge
Daniela Doria e
Michele Soavi nel quale la malcapitata vomita le sue stesse interiora (in realtà a detta dello stesso Fulci erano interiora di vitello da poco acquistate e prearate).
La titletrack invece alterna tempi pesantissimi, catacombali con growl che duettano con vocals pulite a sfuriate serratissime e chitarroni lividi; tanto lerciume, sozzura e putrefazione sonora.
“
Paura”, è la strumentale che riprende e metallizza a dovere il tema conduttore composto dal Maestro
Fabio Frizzi per il film del 1980; brano dai connotati doom/ death metal con un solo inquietante di chitarra.
Grande disco e che mette nero su bianco la bontà del combo nostrano; una ristampa da avere e conservare.
“
L’anima che anela all’eternità, deve sottrarsi al giogo della morte, tu, o viandante alle soglie delle tenebre, vieni…”.
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