“Ετερόφωτος” è una parola senza una traduzione esatta: approssimativamente significa "colui la cui luce viene dagli altri".
Enigmatico sin dal titolo, dunque, il nuovo album di
Spectral Lore segna una nuova tappa nella carriera dell'artista greco che, nuovamente, torna a sorprendere incidendo sette brani, per oltre un'ora di musica, trascendenti, epici, violenti, dal forte spirito progressivo, i quali, tutti assieme, vanno a definire una proposta così personale, e difficilmente catalogabile, che è, al contempo, black metal e anti black metal.
In questo album c'è luce, accecante, ma c'è anche il buio assoluto.
Tra le sue note troveremo maturità compositiva, arrangiamenti di grande cultura musicale, ma anche primordiale violenza e devastante brutalità.
"Ετερόφωτος" è un album contorto e complesso, nel quale
Ayloss da libero sfogo al suo estro spaziando, con grande capacità di controllo, in lungo ed in largo all'interno di un prisma sonoro che abbraccia melodia, eterea e sognante, epicità spesso dirompente (da brividi alcuni passaggi in quest'ottica), spirito dall'inconfondibile sapore mediterraneo, gelo misantropico e feroce volontà di ribellione.
Spectral Lore non è un artista facile: la sua musica va ascoltata molte volte e con molta attenzione, gli strati che la compongono, infatti, sono molteplici e sono, di volta in volta, sempre più stupefacenti nella loro capacità di rivelarsi lentamente, ma inesorabilmente, in tutto il loro fascino e nella loro magniloquenza, spingendo l'ascoltatore a guardare oltre se stesso alla ricerca di quel qualcosa dal quale proviene la nostra luce.
Forse è proprio in questo che si cela il vero senso di un'opera tanto intricata:
Ayloss sembra spingerci verso la ricerca attraverso una profonda analisi di se stessi, analisi che passa attraverso la catarsi della pura intransigenza sonora o attraverso le non rettilinee traiettorie su cui si poggia un album opulento e battagliero al cui interno si respira, a pieni polmoni, la freschezza di una proposta realmente diversa e realmente libera da qualunque vincolo o costrizione di genere.
A mio avviso,
"Ετερόφωτος" è un capolavoro, partendo dalla bellissima cover, passando per il livello tecnico di
Ayloss, fino a giungere alla musica, ricca, inquieta e conturbante che ne costituisce la spina dorsale e ci consegna, senza dubbi, una delle migliori uscite in ambito estremo degli ultimi anni, uno di quesi dischi, cioè, ai quali nessuno dovrebbe rinunciare se è alla ricerca sella vera Arte.
Lo spettacolo, in conclusione, è servito.
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