Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2021
Durata:43 min.
Etichetta:AFM Records

Tracklist

  1. OUT OF MY LIFE
  2. BREAK MY CHAINS
  3. BLOODLINE
  4. I'M HERE TO SAVE YOU
  5. IN THE NAME OF LOVE
  6. A VULTURE DIES ALONE
  7. I LOVE TO BE YOUR ENEMY
  8. WHERE THE OCEAN GREETS THE SKY
  9. I DON'T FEAR YOU
  10. UNTIL ETERNITY ENDS

Line up

  • Georgi Velinov: bass
  • Topias Kupiainen: drums
  • Iivo Kaipainen: guitars (lead)
  • Arttu Vauhkonen: keyboards
  • Lassi Vääränen: vocals

Voto medio utenti

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Allora: prendete un pò di Dragonforce; aggiungete due parti di Amaranthe; fatto? Bene, adesso mescolate con una band che sa suonare e un chitarrista fenomenale. Aggiungete abbondante colla vinilica, ed ecco pronto "Vultures Die Alone"!

Ebbene sì, al terzo album (ancora sotto AFM), il quintetto finnico definisce definitivamente la definizione del proprio sound definitivo, creando un ibrido di power metal, trance metal moderno, dei solos a metà tra Simone Mularoni e Matias Kupiainen (che peraltro questo disco lo ha prodotto) ed una sezione ritmica/riffing section che, da altre parti, farebbe davvero degli sfracelli. E sì che qui i pezzi potenzialmente clamorosi non mancano: la opener "Out of My Life", "Bloodline" melodica e potentissima, la devastante "I love to be your Enemy" (anche se quella strofa in screaming rap... brrr...), ma poi, dall'altra parte, ti tocca "I'm here to save you" che puzza di Dance Dance Revolution*, "In the Name of Love" sdolcinata e vuota, nonostante la presenza come guest di Cyan Kicks, la anonima e ridondante title track, una strumentale "Where the Ocean Greets the Sky" che non sa di niente, come la conclusiva lentosa "Until Eternity Ends"...

Leggere i testi, poi, completa il quadro di una band, una tendenza, una moda, un movimento, di cui abbiamo già parlato fin troppe volte, e qui si rischia di diventare autoreferenziali, per cui fermiamoci subito e restiamo (quanto più possibile) sui dati oggettivi. "Vultures Die Alone" è un discreto album della "New Wave of Modern Trance Metal", suonato e prodotto molto bene (occhio ai solos davvero ben eseguiti di Iivo Kaipainen), con il solito occhio e mezzo strizzato alle nuove generazioni, e a quel "fast food metal" che a me, sinceramente, va poco giù. Venderà un sacco di copie, ne sono sicuro e comprendo lo sforzo e il merito, ma questa nuova tendenza ha del preoccupante.





*:
Immagine
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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