Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:42 min.
Etichetta:Hammerheart Records

Tracklist

  1. AT THE END OF MY DAZE
  2. THE WOLF
  3. PSYCHOTIC REACTION
  4. A SINNER'S FAME
  5. THE MISERY SHOWS (ACT II)
  6. R.I.P.
  7. BLACK SHAPES OF DOOM
  8. HEAVEN ON MY MIND
  9. E.N.D.
  10. ALL IS FORGIVEN

Line up

  • Eric Wagner: vocals
  • Rick Wartell: guitars
  • Bruce Franklin: guitars
  • Ron Holzner: bass
  • Barry Stern: drums

Voto medio utenti

La Hammerheart con l’opera di ristampa salta senza patemi d’animo “Run To The Lights”, il che non è che mi dispiaccia molto, non tanto perché sia un brutto disco ma perché della prima parte di carriera di nostri è sicuramente il disco meno interessante e riuscito, seppur qualche freccia al suo arco ce l’avesse (la bellissima title track), per passare direttamente al quarto album in studio.
Il disco omonimo che di fatto rappresentò un nuovo inizio per i Trouble fu pubblicato dalla Def American e prodotto da un certo Rick Rubin

Album omonimo, nuovo logo, produttore prestigioso e relativa label, oltre che ad una svolta sonora e stilistica, un nuovo inizio che nel ’90 andò bene sia sotto il profilo artistico che meramente commerciale. Via il Doom Metal lento e sulfureo, più spazio per l’heavy Metal britannico tagliente e soprattutto largo allo Stoner Rock e all’Hard Rock che tanto sanno di anni ’70 che vanno a diventare i veri protagonisti del nuovo sound.
E anche le canzoni hanno durate e strutture più concise e semplici rispetto che in passato, ritmi più calzanti, una voce leggermente ammorbidita e i principali angoli del sound della band smussati e rifiniti grazie anche ad un guitarwork solidissimo.
Rubin in quell’annata contribuì agli ottimi “Danzig II: Lucifuge” e “Seasons in the Abyss”, con la sua mano che è forte ed evidente nel quarto lavoro di questa band americana. La produzione è quella tipica del noto produttore americano con i suoi suoni potenti e limpidi, il grande accento alla sezione ritmica (soprattutto alla batteria) e ad un sound smaccatamente statunitense.
Le canzoni si fanno dirette, anche se la varietà non manca: "R.I.P.", "The Wolf" e "At The End of My Daze" sono un curioso ibrido tra il Doom Metal e l’Hard Rock, "Psychotic Reaction" è un anthem Heavy Metal dai colori tipici del ROck anni '70 sorretto da un rocciosissimo mid tempos e da un ritornello azzeccato, la lunga e strutturata "The Misery Shows" con quell’aria elettro-acustica rimanda ad una versione quasi Dark/Aor dei migliori Led Zeppelin, mentre il resto della tracklist si dimena tra un energico Hard Rock, sferzate Heavy Metal, umori settantiani e attitudine da garage band (ascoltate cosa riescono a fare in meno di tre minuto con “E.N.D.”).

A suo tempo sembrava che i Trouble con il contributo del noto produttore americano stessero per farcela, con numeri che prima non avevano mai visto, ma come leggeremo nel prossimo album, quello del disco omonimo fu soltanto un fuoco di paglia. Ciò non toglie che quello che è stato ristampato è un ottimo lavoro, un Hard Rock parecchio eclettico e dinamico che non rinuncia né alla potenza, né alla fantasia.
Se amate questo genere, in generale le forme più “classic” del Metal e il Doom non avete scuse.
Capolavoro? No, ma poco ci manca…

Recensione a cura di Seba Dall

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 29 mag 2021 alle 09:31

Va neh dai, ho pur sempre dato un voto altissimo XD Scherzi a parte stiamo parlando di un album da primi della classe che secondo me daranno ancora di più con il successivo album in studio. Detto ciò Trouble è un disco che merita di essere riscoperto e questa ristampa è utilissima in tal senso :-)

Inserito il 27 mag 2021 alle 17:19

Bel disco. Non lo tiro fuori da decenni.. in THE MISERY SHOWS ci ho sempre trovato delle briciole di pink floyd.

Inserito il 27 mag 2021 alle 08:24

Qui non mi trovi perfettamente in linea. Questo disco vale in tutto e per tutto la qualità di Psalm 9. Per me capolavoro, 10 pieno, oltre che probabilmente uno dei capisaldi dello stoner di ogni tempo.

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