Nuovo album "heavy – instrumental – rock" di Paul Gilbert, ex chitarrista di Mister Big e Racer X, un Cd che per alcuni versi esalta con rigore il rock classico anni '70 vicino alle atmosfere di Pat Travers e Frank Marino, il tutto contraddistinto da velocità e melodia, elementi questi in grado di catapultare l’ascoltatore in un vortice di energia pura. Si parte con "Get Out Of My Yard" un brano che lo stesso musicista ci descrive così "… i primi 38 secondi sono impossibili da suonare, io li ho suonati…". Il ritmo si ammorbidisce grazie ai contenuti classici e ai riff accattivanti che sfociano in "Hurry Up", un pezzo decisamente melodico e ben strutturato. Vicino ai Racer X "The Curse Of Castle Dragon" le cui sonorità appaiono decisamente rock per poi passare a tematiche e influenze 70's di "Radiator" in cui troviamo sprazzi blues ben distribuiti. "Straight Through The Telephone Pole" riconduce ai temi più vicini all’estroso chitarrista, regalandoci con originalità e decisione tinte "country". Toni melodici e romantici con "Marine Layer" con al piano Emi moglie di Paul!
"Twelve Twelve" ci offre la dimensione che più si addice all’artista con l’utilizzo di lick che lo hanno reso celebre, un momento ricco di pathos. Il funk imperversa in "Rusty Old Boat" scandito da riff accattivanti per giungere a "Echo Song" che ricorda per l’uso del delay "Cathedral" di E. Van Halen. Nell’ascolto di "Full Tank" e "My Teeth Are A Drumset" si esaltano le caratteristiche Hard & Heavy con l’aggiunta di componenti blues in chiave Satriani la prima e Rock allo stato puro la seconda. Con "Haydn Symphony No.88 Finale" scritta 250 anni fa’, Paul Gilbert ci regala un brano di "musica classica" pregevolissimo. Omaggio al grande Eddie’s con l’acustica "Three E’S For Edward" e chiusura alquanto energica con "You Kids".
Nell’insieme sicuramente non ci troviamo a dover ascoltare un lavoro particolarmente innovativo ma "Get Out Of My Yard" è un ottimo disco e le qualità indiscusse del musicista emergono con fantasia e agilità evidenziando con chiarezza il valore eccelso di un grande della sei corde. Con questo suo primo album strumentale Paul Gilbert, lancia una nuova sfida e il risultato è assolutamente positivo.
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