Psychonaut 4 - Beautyfall / სულდაცემა

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:51 min.
Etichetta:Talheim Records

Tracklist

  1. მარტო მებრძოლი ველზე / ONE MAN'S WAR
  2. თბილისური ტრაგედია / TBILISIAN TRAGEDY
  3. ...და შენ როგორ ხარ? / ...AND HOW ARE YOU?
  4. SANA-SANA-SANA - CURA-CURA-CURA
  5. #შენახვადამოხმარება / #TOKEEPANDTOUSE
  6. ის სევდა, ისევ და / AND SORROW, AGAIN
  7. მტ(ვ)ერი / DUST, THE ENEMY

Line up

  • Glixxx: guitars
  • Drifter: guitars, vocals (additional)
  • Graf: vocals (lead)
  • Nepho: drums
  • S.D. Ramirez: guitars, vocals (additional)
  • Alex Menabde: bass

Voto medio utenti

La Georgia è una terra funestata, praticamente da sempre, da conflitti etnici e religiosi che, uniti ad una sorta di liquido grigiore tipico di questo pezzo del nostro pianeta, creano l'habitat naturale per un gruppo come gli Psychonaut 4 i quali, non a caso, si definiscono "post-soviet depressive suicidal black metal" dando, meglio di chiunque altro, una perfetta immagine del loro suono torturato, folle, assolutamente privo di luce, ricco di elementi della tradizione locale e dannatamente pericoloso.
Il nuovo "Beautyfall", uscito nel 2020 ma arrivato tra le mie mani solo da pochi giorni, è un album geniale, a mio parere il migliore mai partorito dal gruppo di Tbilisi, un album ricco di disperazione e di imprevedibili squarci melodici che ci regalano un suono originale, per quanto, qui e la, aleggi lo spirito dei Lifelover, spiazzante, mai monocorde e innervato di soluzioni che spaziano in tanti ambiti diversi, sebbene gli Psychonaut 4 non smettano nemmeno per un secondo di essere neri, tristi e agghiaccianti grazie ad una capacità di scrittura in grado di sorprendere ad ogni singola nota.
"Beautyfall" è depravazione fatta musica.
E' improvvisazione.
E' pura teatralità che cambia registro espressivo con lancinante facilità.
"Beautyfall" è un lavoro che sa emozionare pur non regalando la minima speranza poiché, tra le sue note, il dolore e la rassegnazione, esaltate dalla spettacolare e multiforme prova di Graf dietro al microfono, emergono lugubri ed opprimenti mostrandoci, con un ghigno beffardo, un bel dito medio proprio di fronte ai nostri occhi che, inevitabilmente, si gonfiano di lacrime al cospetto della forza emotiva di una musica a tratti sperimentale a tratti brutale e "sbagliata".
Fino ad oggi, gli Psychonaut 4 non mi avevano mai convinto fino in fondo, ma "Beautyfall", in ambito DSBM, è quanto di meglio io abbia ascoltato da diverso tempo.
Adesso ammazzatevi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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