E dopo i grandissimi Negura Bunget ci pensano i God a tenere alta la bandiera del metal estremo in Romania. Almeno ci provano, visto che i risultati e in generale tutto lo spessore qualitativo è decisamente più basso rispetto ai conterranei Negura Bunget. Il genere proposto da questo quintetto è, almeno nelle intenzioni, molto particolare, trattasi di un Viking Metal essenziale, solo in seguito imbastito da qualche spruzzata di Death Metall alla Amon Amarth, quelli più cadenzati e meno arrembanti. Anche se ad onor del vero fanno spesso capolino in questo minicd intitolato Hell & Heaven (fantasia eh...) alcuni interventi solisti che rimandano al Metal classico degli anni 80, spunti che emergono ad esempio in Riders Of Hell & Heaven e The Promised Land (non è la cover del mitico Eros Ramazzotti). Il vero problema di questo minicd risiede tutto nel fattore omogeneità, le canzoni non sembrano portate alla necessaria profondità, si assestano sempre su un livello embrionale, discorso che può non essere fatto solo in merito a degli arrangiamenti che ogni tanto svolgono un lavoro discreto, come per Barbarian Gods, inutile dire che si potrebbe fare molto di più. Manca mordente, il groove che trascina via tutto. Le melodie e le strutture dei brani si dimostrano quasi sempre derivate e scontate, le medesime possono essere ritrovate in tanti altri dischi come questi, ma ad un livello maggiore. Un vero peccato, proprio perchè i God qualche spruzzo di lucidità ogni tanto lo mettono in evidenza, lasciando trasparire una capacità di fondo che non è sfruttata appieno. Per quanto discreta e pulita, la produzione non rialza poi di molto la valutazione di questo cd, affossato da scelte stilistiche ormai abusate da tante altre formazioni del settore, per non parlare poi del concept lirico, lascio a voi immaginarlo. Non è la prima pubblicazione ufficiale per questa band, ma non avendo avuto l'occasione di saggiare le passate produzioni mi auguro solo sia un passo falso questo Hell & Heaven.