Binomio in gonnella per i romanissimi Mallory Knox, nati nei sobborghi e approdati in pochi anni sui palchi della capitale.
Arruolati anche due maschietti alla parte ritmica, la band esordisce con il primo full-length "Frail Flowers in a Black Tornado" dopo due Ep di pregevole fattura.
"Una band in cerca di produttore" direbbe in nostro bizzarro Pirandello, ed un velato appello nell'info sheet non manca di ricordarcelo.
Le sette tracce che compongono questa prima, vera e sincera, fatica da studio, miscelano garage, punk e un abbondante manciata di rockabilly.
La piacevole opener strumentale "Memory of Lost Things" lascia presto il passo ad un picassiano collage di Courtney Love e Sandra Nasic, che sembra non abbandonare mai l'incedere dell'album.
I pezzi migliori, la movimentata (di nome e di fatto) "Heart(h)-quake", dai riffettoni dannatamente punk, e l'accattivante "Suicide Makeover", in cui risuonano convincenti giri di basso e il miglior guitar-solo (assai scarni purtroppo) della produzione.
Questa avventura si conclude con la ritual-ballad da contratto "Chrysalis" per la gioia di tutti i garage-boys dal cuore tenero.
Complessivamente una performance apprezzabile in cui scalciano ancora frammenti di immaturità che, speriamo, lascino presto il posto ad una maggior compiutezza di suoni e di stile.
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