A due anni dall'uscita dell'ottimo debutto "Odius Descent Into Decay" tornano gli americani Cerebral Rot con il loro secondo full length "Excretion Of Mortality", edito anche questa volta da 20 Buck Spin. Memore delle positive e putrescenti vibrazioni che il disco d'esordio tutt'ora è in grado di farmi percepire, mi sono gettato a capofitto nell'ascolto di questa nuova fatica e con grandissimo piacere il verdetto è stato subito chiaro: i Cerebral Rot non hanno deluso le mie aspettative. Gli elementi che ad oggi mi fanno ancora adorare il predecessore di questo "Excretion Of Mortality" sono rimasti immutati, e si possono riassumere in riff dal piglio oscuro e malevolo, con qualche inflessione che riporta alla memoria i finlandesi Demilich, una sapiente alternanza tra momenti diretti e votati alla velocità con sprazzi quasi doomy, dove il basso potente di Zach Nehl fa la parte del leone, assoli lancinanti e delle vocals stupendamente gorgoglianti che si incastonano perfettamente nel mood oscuro e malato che il disco ci propone. Appurato quindi che i Cerebral Rot non hanno intrapreso una vera e propria evoluzione sonora ed hanno invece mantenuto i propri piedi ben saldi nella porcilaia sonora del debutto, va però verificato che i pezzi che fanno parte del nuovo disco siano validi e suonino, se non innovativi, perlomeno freschi ed intrianti alle orecchie dell'ascoltatore. Anche in questo caso non si può che mostrare il pollice alto a questi ragazzi, che pur in un sostanziale immobilismo sonoro, sono riusciti a mettere insieme sette brani assolutamente di livello che sapranno solleticare il palato di chi ama il death metal più puro, incontaminato e marcescente: tra gli highlight di "Excretion Of Mortality" non possiamo fare a meno di citare "Spewing Purulence" con il suo andamento groovy e la sua melodia malata, scandita dai feedback di chitarra, "Drowned In Malodor" dall'incedere quasi avvolgente che cede il passo ad un d-beat quasi crust, prima che l'immancabile rallentamento faccia cadere la vostra testa a furia di headbanging, senza dimenticare la titletrack posta in apertura del disco che fin da subito mette in chiaro le cose e ci prepara psicologicamente all'ascolto del disco. Menzione speciale infine per "Crowning the Distgustulent (Breed of Repugnance)", pezzo che chiude questo "Excretion Of Mortality" e che con la sua durata di 11 minuti riesce comunque a risultare interessante e a non annoiare: dopo una prima parte introduttiva fatta di arpeggi sinistri, la canzone parte con un riffing che puzza di Demilich e Chthe'ilist lontano un miglio, grazie a riff vorticosi permeati di un senso melodico tanto malato quanto affascinante, che raggiunge picchi di parossismo nei frangenti solisti.
Chiudiamo questa recensione plaudendo alla copertina davvero ignorante (che personalmente mi ha ricordato un po' i Broken Hope di "Bowels Of Repugnance") a cui va il merito di rappresentare visivamente in maniera assai fedele la musica dei Cerebral Rot e mostrando la nostra approvazione per il lavoro svolto in fase di produzione del disco: i suoni "Excretion Of Mortality" fanno risaltare alla perfezione il basso, che assieme alle chitarre riesce ad esaltare l'aura oscura e putrida del disco senza rendere il tutto artificioso o iperprodotto.
Two shots, two kills per i Cerebral Rot, ennesimo prodotto della scuderia 20 Buck Spin che negli ultimi anni sa regalarci davvero tanta musica di qualità; possiamo solo augurarci che band ed etichetta continuino si questa strada, ma per intanto godiamoci questo disco davvero ottimo.
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