Band teutonica che suona un agguerritissimo e tecnico Thrash, approdano alla major Metal Blade dopo 2 full lengths e diversi singoli e E.P.-
Le 10 canzoni che compongono questo terzo album sono proiettili impazziti di Thrash classico ( sono chiare le influenze di bands quali Kreator e Overkill su tutte ) ma anche sufficientemente tecnico allo stesso tempo, il che conferisce al lavoro una certa originalità e soprattutto consente un ascolto che fila via piacevole senza momenti di stanca.
Come prevedibile per il genere proposto non ci sono highlights, ciononostante il lavoro nella sua interezza è un massiccio pugno in faccia per tutti i thrashers all'ascolto, a partire dalla mazzata iniziale rappresentata dal brano forse più tecnico "
Remnants of Technology" che ci fa capire quali siano le coordinate musicali del disco e cioè riff serratissimi, stop&go, aperture di maggior respiro, brani tesi come molle pronte ad esplodere e una prova vocale del singer Siegfried Rudzynski assolutamente devastante - mi ha ricordato un Bruce Dickinson che canta Thrash! -.
I solos sono sempre ficcanti, veloci e non disdegnano una certa vena melodica, i Nostri dimostrano di avere una assoluta padronanza del genere e sono una macchina da guerra sia nei momenti più veloci da headbanging ("
Burn Them All", "
Cryoshock", "
The Immortals", "
Antidote To Order"), che in quelli più cadenzati e potenti come la titletrack.
Insomma gli
Space Chaser non inventano nulla ma riescono a dare una ventata di freschezza ad un genere che ormai ha già detto tutto e lo fanno davvero molto bene!
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